E’ la porzione minore anteriore e trasparente della tunica fibrosa e corrisponde al centro della superficie oculare; come già detto, l’occhio non è un corpo sferico perfetto ma uno sferoide nel quale il polo anteriore (la cornea) è più piccolo e più curvo del polo posteriore (parete sclerale) ed è incastrato nel resto della tunica fibrosa (la sclera) allo stesso modo di un vetro di orologio nel suo sottostante quadrante. La membrana corneale, grazie alla sua trasparenza e alla sua lucentezza, è paragonabile ad un oblò collocato nella fiancata opaca di una nave, attraverso il quale è possibile sbirciare all’esterno; a dispetto del suo scarso spessore, che è di un millimetro alla periferia nelle immediate vicinanze della sclera e di appena 0,5 – 0,6 millimetri al centro in avanti, la cornea è relativamente inestensibile e notevolmente consistente. La sua struttura, pur articolandosi nella sovrapposizione di cinque distinti tessuti (epitelio, membrana di Bowman, stroma, membrana di Deshmet, endotelio), è chiaramente riconducibile alla grande famiglia dei connettivi, di cui condivide due caratteri fisici fondamentali: la solidità e la resistenza. La forma convessa della sua superficie conferisce alla cornea il potere rifrattivo di una lente fortemente convergente. La perfetta trasparenza della cornea alla luce è dovuta ai seguenti fattori:
a) perfetta regolarità, equidistanza e uniformità dimensionale dei fasci di fibre collagene che compongono il suo strato stromale
b) costanza del suo tasso idrico che è del 78%
c) persistenza di una mucoproteina embrionale omogeneizzante
d) totale assenza di vasi