Neoformazioni Palpebrali
Fra le Neoformazioni palpebrali quello più diffuso è lo xantelasma, è una formazionale nodulare benigna di colore giallastro che si trova sulle nostre palpebre (solitamente lo troviamo nella parte più interna). Può essere associato all’età avanzata, spesso al gerontoxon corneale (arco senile) o ad un mutato quadro clinico del colesterolo o dei trigliceridi. Questo tipo di lesione non comporta disturbi ma non tende a sparire spontaneamente: la soluzione è chirurgica mediante l’asportazione, il trattamento con laser di tipo CO2 o alla crioterapia.
L’ angioma capillare è anch’esso una neoformazione benigna congenita, la scopriamo nei nostri bambini sin dalla nascita ed è costituita da una proliferazione vascolare sottocutanea. Questo tipo di neoformazione si accompagna spesso da altre manifestazioni in altre parti del corpo. La proliferazione massima, per comparsa e accrescimento, di queste neoformazioni avviene entro il primo anno di vita dopo il quale si avvia a fese regressiva.
E’ possibile classificare gli angiomi in tre categorie distintive: la classica con l’aspetto di nevo (tumore benigno dell’epidermide) a fragola, quella sottocutanea che appare blu o viola attraverso la cute ed infine le neoplasie orbitarie profonde che non sono riconducibili alla colorazione della cute.
Tipicamente l’emangioma capillare palpebrale si presenta come una lesione unilaterale, rilevata, di colore rosso brillante, che diventa bianca alla pressione e può gonfiarsi durante il pianto. Una grossa lesione a livello della palpebra superiore può causare ptosi meccanica (abbassamento parziale o totale della palpebra).
Gli angiomi capillari perioculari non sono comunemente pericolosi per la vita ma, possano rivelare difetti visivi quali: ambliopia (occhio pigro), strabismo ed astigmatismo oltre che ad effetti antiestetici. Sono neoformazioni che possono regredire ma vanno coumnque mantenuti sotto osservazione.
L'epitelioma rappresenta la neoplasia epiteliale maligna della pelle più diffusa nella popolazione caucasica. Rappresenta il tumore maligno più frequente delle palpebre, il suo accrescimento è lento ma è raramente metastatizzante. Questo tipo di tumore va trattato e mai trascurato per evitare qualsiasi estensione intracranica. Lo si può scoprire quasi nella totalità dei casi nella palpebra inferiore, seguita in ordine di frequenza dal canto mediale, dalla palpebra superiore e dal canto laterale. Purtroppo negli ultimi anni si è notata un insorgenza di tali tumori anche in giovane età, cause probabili: l'uso eccessivo di lampade solari e fototerapia.
L’ asportazione chirurgica e la classificazione dopo un esame istologico possono evitare un intervento tardivo ed esteso. In alternativa al trattamento chirurgico possono trovare indicazione la crioterapia, la radioterapia, la terapia fotodinamica (PDT) ma, l’argomento merita assolutamente l’approfondimento di uno specialista!