Pupilla
Apertura di forma circolare situata al centro dell'iride, dal cui bordo libero è limitata; mette in comunicazione la camera anteriore dell'occhio con quella posteriore e ha la funzione di regolare la quantità di luce che giunge alla retina
La pupilla è dunque un dispositivo regolatore della quantità di luce destinata a raggiungere la retina, allo scopo di rendere la visione confortevole al massimo; tuttavia, alcuni fattori, indipendenti dalla luce, di natura esclusivamente endogena, sono parimenti qualificati a provocare modificazioni evidenti del diametro pupillare. Ad esempio nel sonno, la pupilla è fortemente ristretta (miosi notturna), mentre l’insonnia è invece causa di dilatazione pupillare (midriasi notturna); lo stesso vale per gli impulsi di tipo emozionale, quali l’ansia e l’eccitazione erotica (midriasi ansiosa). E’ opportuno segnalare che la pupilla è più larga nei soggetti giovani, nei miopi e negli occhi di colore azzurro, mentre è più ristretta nelle persone anziane, negli ipermetropi e negli occhi di colore scuro; in questi ultimi è stato inoltre osservato che l’instillazione di un atropino simile, e cioè di un farmaco dilatatore della pupilla, tipo tropicamide (Visumidriatic), provoca la midriasi con una certa difficoltà, forse a causa di un maggiore assorbimento del farmaco da parte della melanina abbondantemente contenuta nelle iridi scure. Il fenomeno del restringimento pupillare alla luce è noto col nome di riflesso fotomotore, ma esiste anche un restringimento pupillare automatico e sinergico alla visione alla corta distanza (miosi pupillare sinergica all’accomodazione e alla convergenza); l’associazione della miosi alla convergenza e all’accomodazione (riflesso pupillare accomodativo) rende più agevole la lettura.