La miopia è molto comune (in Italia circa il 25 per cento della popolazione), ma negli ultimi decenni è in forte crescita un po’ ovunque tra i bambini.
In particolare cresce tantissimo nelle nazioni asiatiche a più alto tasso di sviluppo economico. In paesi come Singapore, Taiwan o la Corea del Sud i miopi raggiungono l’ 80 per cento della popolazione. Per molto tempo si è data la colpa della sua insorgenza a fattori genetici, ma appare sempre più evidente che l’ereditarietà non è poi così importante.
Un responsabile della visione sfocata da lontano, secondo la teoria prevalente, sarebbe invece il molto tempo passato in ambienti chiusi, anche se neppure in questo caso è chiaro quale sia il fattore specifico che facilita la miopia, se il cosiddetto «lavoro da vicino», cioè leggere e studiare, giocare con computer e tablet, guardare la televisione o la mancanza di qualche fattore protettivo che si ottiene stando all’aperto.
Gli adolescenti poi, anche quando sono fuori, sono costantemente con gli occhi sui loro preziosi smarthphone, quindi a breve distanza, magari per ore, dovendo necessariamente mantenere in contrazione, i muscoli ciliari degli occhi per l’accomodazione della visione e contemporaneamente i muscoli retti mediali, per ottenere la necessaria convergenza, mantenendo gli occhi sotto stress! E peggio ancora, lo usano fino a tardi, nella loro camera quasi certamente al buio, esasperando quello stress in quanto interviene anche l'effetto della luce blu che non viene filtrata!!
Il topo di biblioteca ha sempre gli occhiali: è uno stereotipo, ma ormai anche la scienza trova sempre maggiori conferme che chi passa tanto tempo sui libri ha assai maggiori probabilità di diventare miope.
Analizzando la miopia in oltre 4.500 persone tra i 35 e i 74 anni, i ricercatori tedeschi hanno osservato che la miopia tende a diventare più frequente con l’aumentare del livello di istruzione. Se tra chi non ha un diploma di scuola superiore solo il 24 per cento circa è miope, lo diventa il 35 per cento dei diplomati e ben il 53 per cento dei laureati.
Secondo lo studio, pubblicato sulla rivista Ophtalmology, la miopia aumenta per ogni anno in più passato a scuola. Esaminando 45 marcatori genetici associati alla miopia, i ricercatori hanno invece trovato solo un’associazione piuttosto debole con il difetto, rispetto al livello di scolarità.
L’antidoto alla miopia potrebbe essere molto semplice: sicuramente usare saggiamente i nostri “gioielli” tecnologici.
Inoltre, diversi studi, negli ultimi anni, hanno osservato che passare più tempo all’aria aperta servirebbe a ritardare l’insorgenza della miopia e a renderla meno grave. Alcuni esperti sostengono che l’effetto protettivo dello stare fuori potrebbe essere la luce solare, che stimola il rilascio di alcuni neurotrasmettitori dalla retina e sembra in grado di ridurre l’allungamento del bulbo oculare tipico della miopia.