Le lenti intraoculari utilizzate gia' dal 1953 costituiscono la protesi più impiantata in assoluto.
Protesi o lente intraoculare è un termine coincidente, si tratta di un dispositivo che può essere impiantato al di sopra dell’iride per la correzione di afachia chirurgica (occhio sottoposto ad intervento di cataratta non completato con l’impianto di cristallino) o di correzione di miopie, oppure al di sopra del cristallino nel caso di correzione di forte miopie ma, nella maggior parte dei casi si è soliti sostituire il cristallino ormai invecchiato (cataratta) con uno artificiale o in alcuni casi per una soluzione refrattiva .
L’evoluzione di questi dispositivi dal 1953 (grazie all’ intuizione di sostituire il cristallino catarattoso del dott.Benedetto Strampelli) ad oggi è stata notevole per caratteristiche dei materiali, disegno e tipo di correzione possibile.
Fino a qualche anno fa erano disponibili solo delle lenti intraoculari di tipo rigido, il materiale era il polimetilmetacrilato , un materiale trasparente usato per la realizzazione delle calotte degli aerei da combattimento le cui schegge non creavano reazioni nelle ferite agli occhi dei piloti.
Proprio la caratteristica di scarsa reazione da parte dell’organismo umano, ha dato con certezza il miglior materiale che non attivasse alcun principio di sintesi proteica che potesse reagire e rifiutare una simile applicazione.
Chiaramente le lenti intraoculari rigide erano adatte alla chirurgia che si praticava parecchi anni fa, quando l’incisione praticata per estrarre la cataratta era di oltre 10 millimetri e quindi lasciava uno spazio sufficiente ad un impianto che era di circa 7 millimetri di diametro.
Anche le tecniche chirurgiche si sono evolute negli anni e quindi si è passati dagli oltre 10 millimetri di breccia chirurgica (icce o ecce) a quelle attuali che non superano i 3.0 millimetri di incisione grazie alla tecnica della facoemulsificazione con e senza l’ausilio del laser Femtosecondi.
Le lenti intraoculari si sono progressivamente ridotte di diametro ma, la vera rivoluzione è stata segnata dall’ introduzione di materiali flessibili.
Il superamento di questo limite è stato garantito da protesi intraoculari che potessero essere ridotte o piegate per entrare da una simile apertura mantenendo il loro diametro di circa 6 millimetri. I materiali utilizzati sono stati i più diversi: dal silicone a lenti con materiali acrilici ad alto contenuto d’acqua (idrofile), con o senza trattamento della superficie, alle lenti Idrofobe materiale acrilico con bassissimo contenuto d’acqua.
L’obbiettivo delle aziende produttrici è sempre stato quello di trovare un giusto equilibrio del materiale per non causare alcuna reazione intraoculare e il miglior indice refrattivo del materiale stesso. Le lenti possono inoltre avere altre caratteristiche peculiari differenti che caratterizzano gli studi condotti dall’azienda che li realizza.
Esistono lenti sferiche o asferiche, lenti trasparenti o con filtri o trattamenti aggiunti, lenti monofocali, bifocali , trifocali , multifocali, diffrattive e toriche o diffrattive toriche. Per ogni cataratta che si asporterà, il chirurgo ha più di una soluzione da sottoporre al paziente, che possa soddisfare e risolvere anche più di un problema visivo.
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