Sanità Manuale d’uso
Ricoveri in oftalmologia
parte seconda
Fermo restando quanto esposto nella prima parte, bisogna tenere in debito conto che l’oftalmologia è una delle specialità mediche che negli ultimi anni è stata rivoluzionata dalla tecnologia: questo però comporta costi aggiuntivi per gli aggiornamenti tecnologici e l’acquisizione di materiali all’avanguardia. Chiaramente nelle gestione delle strutture pubbliche, l’aggravio dei costi causa problemi di gestione delle risorse da ottimizzare in relazione ai volumi degli assistiti.
L’intervento in oftalmologia, con il maggior numero di procedure effettuato al mondo, è quello della cataratta. Per questo particolare tipo di intervento ad oggi il sistema sanitario nazionale prevede, a meno di particolari eccezioni, l ‘uso di apparecchiature di tipo ultrasonico per l’asportazione della cataratta e l’uso di protesi oculari (o cristallini artificiali) di tipo monofocale. L’utilizzo di questo tipo di tecnologia e presidi garantisce un ottimo esito della pratica ma, a completamento della visione per il vicino o per la correzione di ametropie precedenti, i pazienti saranno costretti all’ uso di occhiali per ottenere una completa autonomia.
D’altra parte il basso compenso dei D.R.G. Nazionali per la cataratta non permette agli enti pubblici e/o alle case di cure convenzionate di avere in dotazione presidi che riducono e garantiscono un livello di sicurezza e standardizzazione dei tempi chirurgici durante l’intervento (laser femtocataract). Parallelamente esistono altri presidi come le lenti multifocali (bifocali, trifocali, multifocali o diffrattive) o le lenti toriche o ancora le lenti multifocali toriche che permettono in molti casi di evitare la dipendenza dagli occhiali ma sempre per l’alto costo, non possono essere utilizzati dal sistema Nazionale (solo la lente di nuova generazione, spesso ha un valore superiore a quello previsto dall’intero D.R.G.).
Proprio per i motivi sopraelencati trova spazio la sanità privata, essa infatti non deve tenere conto di tempi e costi che invece costringono il sistema sanitario Nazionale. La sanità privata, oltre che con il pagamento diretto, può essere coperta da alcune assicurazioni private.
In oftalmologia, ma anche in altre discipline, Il paziente che deciderà di eseguire una prestazione consigliata dal proprio medico di base o dal suo oftalmologo (per le patologie affrontate in questo sito), dovrà semplicemente stabilire con il professionista, la struttura che lo ospiterà e la programmazione per l’evento. Potrà effettuare in anticipo tutti gli esami per la consulenza anestesiologica ove prevista e il giorno dell’intervento scegliere, compatibilmente alla programmazione del chirurgo, anche l’orario dell’intervento, Privatamente si potrà valutare, oltre alla bravura del chirurgo che si decide di scegliere, anche l’attrezzatura di cui è dotata la struttura. Stesso criterio verrà adottato dal paziente nella scelta (ove consigliata dallo specialista) del tipo di protesi e presidi da adottare per un esito chirurgico pianificato e di eccellenza.
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