Cosa è la Tiroide? La ghiandola tiroidea è situata alla base del collo sotto la laringe. Essa assorbe iodio dal sangue e produce due ormoni: tiroxina e triiodotironina e gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del metabolismo corporeo.
Un normale livello di ormoni tiroidei nel sangue è denominato eutiroidismo. In caso di iperproduzione di ormoni si avrà l'ipertiroidismo; in caso di ipoproduzione ipotiroidismo. Entrambe le situazioni (iper ed ipo) sono associate a segni e sintomi patologici.
I sintomi tipici dell’ipertiroidismo sono: affaticamento, tachicardia, perdita di peso, intolleranza al caldo, diarrea ed altri. Anche l'ipotiroidismo può provocare affaticamento ma associato a bradicardia, aumento di peso, stipsi.
Le malattie tiroidee non sempre causano problemi agli occhi, spesso i problemi tiroidei ed i problemi oculari sono manifestazioni indipendenti della stessa anormalità autoimmune (Malattia di Graves). E ‘importante ricordare che problemi oculari di origine tiroidea possono manifestarsi quando il paziente è eutiroideo.
Cosa causano i problemi oculari di origine tiroidea?
Di solito, il nostro sistema immunitario è in grado di distinguere tra i propri tessuti e le sostanze od i tessuti estranei. Le malattie autoimmuni sono caratterizzate dalla produzione di anticorpi contro i nostri normali tessuti. La malattia di GRAVES è causata da una anormale produzione di anticorpi contro la ghiandola tiroide. Questi stessi anticorpi possono attaccare i tessuti oculari e causare vari sintomi oculari.
E' colpito 3 volte più frequentemente il sesso femminile. L’età media del picco di incidenza è di 45 anni.
Quasi tutti i sintomi della oftalmopatia tiroidea sono il risultato dell'edema tissutale intorno agli occhi. Lacrimazione, fotofobia, edema palpebrale e retrazione palpebrale sono sintomi precoci.
L'edema dei tessuti molli orbitari può causare esoftalmo (proptosi) mono o bilaterale.
La proptosi può comprimere il nervo ottico causando visione annebbiata, alterazione della visione dei colori o perdita permanente della vista.
L'edema può coinvolgere anche i muscoli extra oculari provocando alterazioni del movimento oculare ed in particolare diplopia.
La priorita' è sempre ricreare l'eutiroidismo anche se qualche volta l'oftalmopatia tiroidea prosegue nonostante la funzione tiroidea sia stata normalizzata.
Per quanto riguarda il trattamento della oftalmopatia tiroidea esso si svolge in due fasi.
La prima fase si concentra sulla preservazione della vista: uso di lubrificanti per correggere la cheratopatia da esposizione, chiusura artificiale delle palpebre la notte. La decompressione orbitaria chirurgica è adottata in caso di compressione del nervo ottico. L'uso di steroidi per via sistemica o un trattamento radiante orbitario sono utilizzati per ridurre l'edema dei tessuti orbitari. Il periodo attivo della malattia può durare anche anni e richiede un attento monitoraggio.
La seconda fase del trattamento comprende la correzione delle alterazioni fibrotiche stabilizzate dei tessuti e dei muscoli perioculari. Di nuovo la decompressine orbitaria può essere utilizzata per correggere proposi sfiguranti, la chirurgia sui muscoli extra oculari è usata per correggere gli strabismi provocanti diplopia e la chirurgia delle palpebre è utilizzata per correggere la retrazione palpebrale.
Per quanto riguarda la diplopia stabilizzata essa può essere migliorata con prismi (in caso di piccole deviazioni) o soprattutto con la chirurgia. La chirurgia dello strabismo tiroideo implica il riposizionamento dei muscoli fibrotizzati per migliorare l'allineamento oculare.
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